Michela Proietti autrice de "La Milanese"

La Milanese, voi sapete com'è?Ce lo racconta Michela Proietti! di Stefania Nascimbeni

“Ogni persona è un mistero, ma la milanese è un mistero più grande di altri!” dice l’autrice della guida più acclamata del momento: diverse ristampe, centinaia di condivisioni sui social e il podio in classifica su “La lettura” del Corriere della Sera. Anche Michela Proietti è una giornalista di moda e lifestyle del Corriere, non è milanese di origine ma di adozione.

Sei soddisfatta del tuo esordio? Direi stupefatta! Incubavo questo libro da tempo, da quando sono arrivata a Milano, 7 anni fa, per entrare nella redazione del Corriere della Sera. Ma durante il lockdown, avendo più tempo a disposizione per me stessa e i miei progetti, ho dato una svolta alla “Milanese”. Non ci aspettavamo questo clamore, si è creata una vera e propria community di donne e questo mi riempie di felicità.

Hai svecchiato il concetto di donna snob di una volta. Com’è la Milanese oggi? E’ un vero e proprio incubatore di mode e tendenze. Milano del resto è uno scalo internazionale, una città dove gli stili si mischiano in modo naturale. La Milanese è un modello a cui le donne si ispirano.

Non sei originaria di Milano: vederla da una giusta distanza ti ha aiutata ad analizzare meglio i suoi vizi, usi, costumi? Sono perugina di nascita, in effetti la maggior parte dei milanesi arriva da altrove… Ma proprio non essendo di Milano ho potuto decodificarvi meglio, guardando pregi e difetti come attraverso una lente di ingrandimento.

E come ci hai viste (nda. sono milanese doc, sono curiosa!)? Affascinanti! Per usare una metafora, immaginami 7 anni fa appena sbarcata da un altro pianeta con la mia navicella spaziale, tutto ai miei occhi faceva stile, ogni cosa era “diversa”: vi  appassionavate a tutto, dal cibo, alla cultura, agli eventi. Non solo alla moda! Vedevo una donna più ricettiva rispetto al mondo. La “mia” milanese non usciva a caso, ma solo se c’erano occasioni sociali (cinema, teatro, vernissage ect), attirata da quel qualcosa di particolare di cui poter parlare con le amiche sia durante che dopo la serata.

Quindi le milanesi sono delle insider outsider? Sì, anche se in realtà mischiano i loro stessi interessi, non solo gli abiti (stile mix and match); la Milanese organizza anche ottime cene a casa, ma lo fa in modo creativo. Chiama un catering, o lo chef a domicilio, predilige i finger food o i cibi pronti da servire, così da poter restare a tavola a fare salotto con i suoi ospiti. Dà attenzione al contesto, a cui tiene in modo particolare: tutto deve essere impeccabile, allineato.

Un po’ maniaca del controllo? (ride) In senso buono. Quando sono arrivata a Milano mi sono stupita nel vedere donne così organizzate, non riuscivo a capire come potessero fare tutto, bene e in breve. La Milanese è una specie di Wonder Woman!

Come fa a conciliare tutto, se ha dei figli? E come sono questi bambini milanesi? Impazzisce per incasellare ogni cosa. Ma è una donna consapevole, che non rinuncerebbe più alla famiglia per la carriera. Certo, deve farsi aiutare: nonni, babysitter, au pair, scuole e attività secondarie dei bambini sono il suo pallino. Con i nonni è un po’ dura alle volte, perché anche i nonni milanesi sono moderni e hanno una vera e propria agenda da seguire…

Famiglia numerosa o un solo figlio? Animali? Numerosa, a volte perfino allargata. Ed è un genio nel mettere d’accordo tutti, persino l’ex marito. Di solito ha un cane di piccola taglia, il Bassotto è la sua icona e lo ama come un figlio.

I bambini come sono? Be’, un po’ come loro, sempre impegnati in qualcosa. Attività, feste, sport…

Cosa fa la Milanese coi bambini? Li porta da Zero Gravity… ma anche alle fattorie didattiche e conosce il mago vip per le festine di compleanno. Organizzare feste in grande è la sua missione, e naturalmente è attenta anche ai genitori: va molto di moda l’angolo sushi (e bollicine) per le mamme della classe!

Dimmi della cover, chi sono queste tre figure? Lui è il mio Bassotto e si chiama Hopnob. Nella cover c’è anche mio figlio, Riccardo. L’altra che mi somiglia sembro io, ma in realtà siamo tutte noi!

 

Stefania Nascimbeni intervista Michela Proietti autrice del libro "La Milanese"